Alma residence

– E la tua, di agenzia, come va?

– Non mi lamento. Certo potrebbe sempre andare meglio….

– Sei una persona gentile, ma, accidenti, se sei determinata.

– Non ero così, agli inizi, credimi. Sai com’è, si cerca qualcosa, a tastoni. Prima della laurea, avevo aperto uno studio con un’amica, già laureata. Lavorammo a tre, quattro progetti. Dopo, un importante personaggio bergamasco mi diede carta bianca, per rifare tutta la sua casa.

– Potevi continuare.

– Sì, ma c’era l’azienda di famiglia, lì, in via Partigiani che copriva progettazioni, ristrutturazioni, con mio padre aiutato da mio fratello, e l’agenzia, con mia madre, l’agenzia immobiliare, quella di Via Locatelli, nata in primis per le compravendite e gli affitti dei lavori di mio padre.

Iniziai in via Partigiani e ci lavorai con entusiasmo fino al 2011, quando mio padre mancò, fu allora che mi trasferii definitivamente in agenzia.

Mi ci buttai, ma ero timida. Fu mia madre che mi svezzò.

– Adesso, sei tu.

– No, non ti credere, la Mamma c’è ancora, e come. Certo, come dire….

– …ha delegato molto…..

– Diciamo così.

– Piuttosto, il nome….ho sempre voluto chiedertelo, ma, poi, ogni volta me lo dimenticavo.

– Cosa vuoi sapere.

– Le due parole stanno assieme bene, suonano bene, ma, a pensarci, una è inglese, l’altra, che lingua è…

– Tu cosa dici?

– Boh, non so. Si accetta a scatola chiusa, dico. Perché suonano bene, insieme. Ma, quanto a significato, proprio non ci arrivo.

– E’ una storia curiosa, molto, molto curiosa. Potresti quasi crederla inventata, invece è andata proprio come sto per raccontartela.

– Che lingua è ” Alma”?

– Mah, potrebbe – dico, potrebbe – essere spagnolo, allora suonerebbe” Anima-residenza”, cioè, tirando un po’ ” Residenza dell’anima”-

– Suggestivo. Ma è proprio così? Cioè hai mescolato spagnolo e inglese, volutamente?

– No, non volutamente. Diciamo che è ” finita” così.

– Ah, ma come è andata, veramente.

– Aspetta, un attimo di pazienza ancora. C’è un’altra possibilità. Che non sia spagnolo, ma latino.

-Cielo, e chi lo sa più, ormai. Qualcuno che ancora va al classico, su in Città Alta.

– Già. Però, c’è. In confidenza, l’hanno spiegato anche a me. ” Alma” ha l’etimologia di ” alimantare”, ” nutrire”. Alma Tellus, la terra che nutre, alimenta tutti e tutto.

– Bella, bella davvero.

– Per esempio, di una dea, si diceva: ” Alma Venus”, cioè “Venere benefica” .

– Beh, ci sta, calza a pennello. La residenza, la tua casa che ti nutre, che è benefica, con te, i tuoi cari. Però, non credi che ai nostri giorni, lo capiscano troppo in pochi, ormai, anche io non avevo capito, e come me gli altri.

– Vuoi dire…

– Voglio dire: suona bene, ma capire è altra cosa. Forse, sei stata troppo ricercata, raffinata….

– No, no. Ti sbagli, perché tutto questo è venuto a galla dopo, via via.

– Cioè?

– “ALMA” erano le iniziali di mio fratello – Alessandro – e mie – Marzia. AL più Ma. Capito?

– Ah, accidenti. Ma poi….

– …poi è venuta su una storia, da non crederci, cui non avevamo pensato. E che, adesso, ci teniamo. Suona bene. Ma, anche, dice qualcosa di bene.